Demetrio Spinelli

Presidente Vision+ Onlus ETS

Vision+ Onlus, ora ETS nasce nel 2005 da un’iniziativa legata al Distretto 2040 del Rotary International (ora 2041 e 2042), due Rotary Club milanesi, Milano Est, Milano San Babila e da un gruppo di amici rotariani: oftalmologi, manager ed imprenditori.

Mission di Vision+ Onlus ETS è ridurre la disabilità da patologie oculari, facendo prevenzione e informazione in Italia, portando cure, attività chirurgica e fornendo occhiali nei Paesi in via di sviluppo.

Tra le varie iniziative che Vision+ Onlus ETS sta realizzando in Lombardia, il progetto “Piccoli occhi da tenere d’occhio” ha come razionale la promozione all’attenzione della vista dei bambini all’ingresso della scuola materna, attraverso screening gratuiti della vista e diffusione della cultura della prevenzione.

In particolare, in collaborazione con scuole dell’infanzia di Milano e provincia e di Monza e provincia, è stato sviluppato il progetto pilota “Occhi Preziosi”. Sono stati offerti ai bambini, di età tra i 3 e i 4 anni, screening della vista mediante l’effettuazione di esame della facies, esame ortottico ed autorefrattometria.

L’obiettivo è:

  • Raccogliere un numero significativo di dati sui difetti visivi dei bambini di tre anni, all’atto del loro ingresso nella scuola materna (circa 1.000 bambini).
  • Elaborare uno studio scientifico, certificato dal Comitato Scientifico di Vision+ Onlus ETS, ora ETS.
  • Sollecitare le Istituzioni a far sì che un controllo visivo all’età di tre anni diventi una procedura standard di sanità pubblica.

Sono già stati sottoposti a screening 503 bambini di cui il 19% inviato a visita oculistica completa per il riscontro di difetti refrattivi, ambliopia e/o strabismo.

Alla Dottoressa Silvia Pogliaghi, giornalista scientifica socia UNAMSI e Responsabile della comunicazione di Vision+ Onlus ETS, chiediamo di relazionarci sull’impatto sociale di tale progetto, anche sulla scorta di interviste da lei effettuate ai Direttori Didattici delle Scuole di Infanzia.

Silvia Pogliaghi, giornalista scientifica, responsabile della comunicazione di Vision + Onlus ETS

La prevenzione della salute degli occhi è un tema cruciale, soprattutto nei bambini in età prescolastica, infatti, come viene spesso riferito dagli oftalmologi, l’acutezza visiva del bambino dalla nascita evolve fino ai 5-6 anni. La tempestività quindi nel comprendere se ai 3 anni il bambino soffre di qualche difetto visivo si è in tempo a correggerlo, in particolare per l’ambliopia che non presenta sintomi.

Gli esperti indicano inoltre, i benefìci indiretti che una prevenzione ben fatta può portare in campo oftalmologico, infatti, intervenendo con degli screening precocemente si possono evitare situazioni di difficoltà nel bambino anche negli ambiti della sua socialità.

L’importanza della prevenzione oftalmologica in età pediatrica è sottolineata oltremodo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che raccomanda un controllo oftalmologico nei primi 6 mesi di vita del bambino, per poi proseguire con una visita annuale fino all’età scolare.

Secondo uno studio del National Eye Institute degli Stati Uniti, circa il 25% dei bambini in età scolare presenta problemi visivi, tra cui miopia, ipermetropia e astigmatismo. Tali problemi possono influire negativamente sulle prestazioni scolastiche e sul benessere sociale dei bambini.

Tuttavia, per poter accedere a visite di prevenzione e controllo, spesso a pagamento, molte persone, ed in questo caso i genitori, non sono sufficientemente allertati sulle problematiche della vista, o non possono permettersi visite specialistiche, in conseguenza di ciò, non accedono ai servizi sanitari che, una giusta promozione alla salute dovrebbe prevedere.

L’accesso equo ai servizi sanitari nei tempi giusti risulta essere un’azione fondamentale e concreta che potrebbe portare a garantire la salute visiva ai bambini che adesso hanno solo 3 anni, ma che hanno una speranza di longevità molto più ampia di quella attuale.

Anche per questo motivo è importante che i genitori, i pediatri e le educatrici delle scuole dell’infanzia siano consapevoli dei segnali che indicherebbero un possibile problema visivo, come l’affaticamento degli occhi, la difficoltà nella socializzazione, il mal di testa, l’irritazione o la lacrimazione degli occhi.

La dott.ssa Giuliana Negroni, Coordinatrice delle scuole dell’infanzia paritarie Brivio (di Zivido) e San Francesco (di Sesto Ulteriano) della Comunità pastorale S.Paolo VI di San Giuliano Milanese, e supervisore della scuola dell’infanzia Principessa Cristina di Belgioioso di Locate Triulzi, riferisce “Nella mia ultraventennale esperienza scolastica ho imparato che le problematiche oculari nelle scuole dell’infanzia si possono riscontrare in tutti e tre gli anni di frequenza dei piccoli alunni e non solo al primo anno quando il bambino affronta l’inserimento in un contesto sociale nuovo e allargato. È necessario, quindi, mantenere alta l’attenzione sui segnali che il bambino invia durante tutto il suo percorso scolastico. Questo è possibile nelle nostre scuole grazie alla formazione specifica a tutte le insegnanti e educatrici e agli screening che sono stati effettuati da Vision + Onlus ETS. Il personale scolastico è così preparato ad attenzionare tutti gli indizi di difficoltà, dalle posture sbagliate del capo o del corpo al modo di impugnare matite o altro materiale didattico, alla distanza con cui tengono il foglio o come gestiscono lo spazio sul foglio mentre disegnano, senza sottovalutare difficoltà emotive e comportamentali. Le problematiche visive contribuiscono a rendere più faticoso lo sviluppo cognitivo ma anche l’acquisizione delle autonomie personali, che è una delle finalità della scuola dell’infanzia all’interno dello sviluppo integrale del bambino”.

Le difficoltà visive possono impattare sul benessere sociale del bambino nel gruppo dei pari. – continua Giuliana Negroni – Abbiamo visto rifiorire e aprirsi con maggiore serenità ai rapporti con i pari, quei bambini ai quali è stato indicato, in conseguenza di visite degli esperti oculisti o ortottisti, un intervento correttivo. Il passaggio immediato, infatti, quando constatiamo queste difficoltà è la segnalazione del disagio al genitore. Nelle nostre scuole i genitori vengono preparati ed accolgono con molta disponibilità ed interesse gli screening, se non addirittura sono loro stessi a chiedere informazioni a riguardo, (non essendoci una prassi gratuita analoga nel nostro sistema sanitario) e si attivano di conseguenza in base agli esiti ricevuti.

Un’altra problematica che abbiamo riscontrato in ambito visivo è dovuta all’utilizzo troppo frequente, e non controllato dall’adulto, dei dispositivi digitali quali ad esempio lo smartphone. Abbiamo avuto suggerimenti da parte di alcuni logopedisti, con i quali collaboriamo, di chiedere e pretendere dai bambini “il contatto visivo” durante uno scambio verbale. Infatti, notano gli esperti che i bambini, abituati purtroppo ad un abuso del dispositivo non guardano più negli occhi l’interlocutore, ma il loro sguardo è sempre rivolto verso il basso. Noi ricerchiamo quindi di stimolare la comunicazione visiva all’interno della comunicazione verbale. È esperienza comune notare la connessione tra difficoltà motorie e difficoltà visive quando il bambino ha difficoltà a mantenere determinate posture, effettuare alcuni movimenti o anche a tenere l’equilibrio. Anche in questi casi all’origine delle difficoltà si sono spesso riscontrate delle problematiche visive”. Conclude la Coordinatrice.

Fonti:

  • World Health Organization. (2010). Framework for action on interprofessional education and collaborative practice. Geneva, Switzerland: Author.
  • National Eye Institute. (2015). Facts about children’s eye health. Retrieved from https://nei.nih.gov/healthyeyes/child_facts
  • American Academy of Ophthalmology. (2019). Eye health tips for children. Retrieved from https://www.aao.org/eye-health/tips-prevention/children-eye-health-tips
  • American Optometric Association. (2019). Recommended eye exam frequency for pediatric patients and adults. Retrieved from https://www.aoa.org/patients-and-public/caring-for-your-vision/comprehensive-eye-and-vision-examination/recommended-examination-frequency-for-pediatric-patients-and-adults